L'evasione fiscale è come la mafia, un problema di volontà politica, una politiKa creata ed eletta dalla mafia
Con il termine mafia si intende un sistema di potere esercitato attraverso l’uso della violenza e dell’intimidazione per il controllo del territorio, di commerci illegali e di attività economiche e imprenditoriali; è un potere che si presenta come alternativo a quello legittimo fondato sulle leggi e rappresentato dallo Stato.
Un sistema di contro-potere dunque (a volte chiamato anti-Stato proprio per questa sua caratteristica), con una gestione gerarchica e verticistica, basata su regole interne a loro volta fondate sull’uso della violenza e dell’intimidazione.
Bene sappiate che io vado avanti lo stesso a testa alta e con schiena dritta e che voi siete sottocontrollo.
"Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie idee e non temere le conseguenze perché l’uomo è libero solo quando può esprimere il proprio pensiero senza piegarsi ai condizionamenti " (Charlie Chaplin).

lunedì 30 aprile 2012
domenica 29 aprile 2012
mercoledì 18 aprile 2012
Forze dell’ordine e prefettura hanno chiesto l’accesso agli atti del Comune di Isola delle Femmine rischio scioglimento per infiltrazioni mafiose
Bertolt Brecht : “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente”
Non mi piace pensare che esiste l’ingiustizia della legge, non mi piace perché è dura da digerire, mi rendo conto che spesso e volentieri si perde traccia degli eventi perché non sono più sensazionali e solo grazie alla diretta conoscenza delle persone coinvolte verrai a sapere che quella storia non è finita così. Ma…………..
Pino Ciampolillo ISOLA DELLE FEMMINE, Carabinieri e Finanzieri ieri in municipio per visionare atti L'accesso disposto dalla Prefettura. Si rischia lo scioglimento
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IL COMUNE: BENE COMUNE |
Carabinieri della compagnia di Carini, Finanzieri del comando provinciale e funzionari della prefettura di Palermo ieri pomeriggio hanno effettuato un accesso agli atti al comune di Isola delle Femmine. L'attività è stata disposta dalla Prefettura di Palermo su imput del ministero degli Interni. Sui documenti passati al setaccio dalle forze dell'ordine al momento vige il massimo riserbo. Le operazioni di verifica sono scattate dopo le 14. Una lunga visita che ha ufficialmente aperto l'accesso, il primo passo che potrebbe portare allo scioglimento del Comune. C'è il sospetto di infiltrazioni mafiose, funzionari e investigatori hanno tre mesi di tempo, poi dovranno redigere una relazione che sarà inviata al ministero degli Interni. Poi la decisione spetterà al consiglio dei ministri. Ma cosa cercavano le forze dell'ordine ieri in municipio ? Sicuramente sono stati esaminati gli atti amministrativi compresi quelli dell'ufficio tecnico e, a quanto pare, proprio in questo settore gli investigatori cercano qualcosa. Siamo tranquilli ma anche arrabbiati – ha detto il sindaco Gaspare Portobello al Giornale di Sicilia – da anni lottiamo per la legalità e contro il malaffare non mi sarei mai aspettato un provvedimento simile. Speriamo che si faccia chiarezza al più presto”.
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C'è chi pensa di fare il Sindaco a vita ( detto da chi aveva i pantaloni corti quando è salito e non ne è più disceso. Si proprio come Craxi) |
18 aprile 2012 Giornale di Sicilia
IL PROFESSORE NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DICHIARA: “…Giova ricordare, peraltro, che il personaggio proprietario del bene confiscato, in occasione delle scorse elezioni politiche sosteneva il candidato della lista “Rinascita Isolana” Rosario Rappa.” DELIBERA C.C. N.52.pdf (13 kb)
Quindi il PROFESSORE ammette esplicitamente ed in modo INEQUIVOCABILE che le elezioni amministrative del 2009 sono state INQUINATE.
PROFESSORE non può trovare in questa Sua dichiarazione una motivazione della NOMINA della Commissione Governativa di accesso agli atti?
Professore a cosa si riferisce quando parla di invidia nei Suoi confronti, ma soprattutto chi è invidioso di Lei?
E poi perché questa invidia?
Lei PROFESSORE pensa veramente che una Commissione Governativa Ispettiva possa muoversi soltanto per sentito dire?
O per “beghe di paese” ?
Oppure per soddisfare la sete di vendetta di qualcuno che vuole fare il Sindaco per tutta la vita?
Caro Signor Sindaco PROFESSORE Gaspare Portobello un consiglio!
Almeno Lei, nel ruolo imparziale di SINDACO, mostri nei confronti dei componenti della Commissione Ispettiva del Governo RISPETTO.
RISPETTO per la responsabilità l’impegno e l’abnegazione di chi è deputato a svolgere un ruolo di GARANZIA e di TUTORE DELLA LEGALITA’.
RISPETTO verso chi e’ stato delegato ad esercitare un diritto-dovere di controllo, e di tutela della trasparenza e della legalità
PROFESSORE Portobello per favore, non si fermi a guardare il dito che indica la luna (ovvero la persona che secondo Lei è invidiosa)
Guardi invece
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Guarda i Video a:
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http://www.dailymotion.com/video/xq7m8z_isola-al-comune-insediatasi-la-commissione-accesso-atti_news
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La Casa Comune di POCHISSIMI intimi |
La grande depressione isolana |
la decadenza isolana |
La cura del Bene Comune a Isola delle Femmine |
La decadenza Morale-Fisica-Strutturale-Psicologica |
IL DEGRADO DELL'INOSPITALITA'
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sabato 14 aprile 2012
martedì 10 aprile 2012
Chiesto un milione di danni a giornalista Modena ospite di Report Interrogazione Parlamentare "I Casalesi"
Chiesto un milione di danni a giornalista Modena ospite di Report Interrogazione Parlamentare "I Casalesi"
Il Blog di Ossigeno per l'informazione
Querele. Chiesto un milione di danni a giornalista Modena ospite di Report
Stefano Santachiara, giornalista precario collaboratore del Fatto Quotidiano, è stato querelato per diffamazione a mezzo stampa insieme alla Rai, ai giornalisti Milena Gabanelli e Giuliano Marrucci, e ad altre due persone per una puntata di Report andata in onda l’11 dicembre scorso, in cui Santachiara e’ stato intervistato. Oltre alla querela, è stato chiesto un risarcimento danni di un milione di euro.
A sentirsi danneggiata dalla trasmissione di RaiTre è lo studio di progettazione Cooprocon , che ha intentato la querela insieme ad un progettista della società e ad una società immobiliare ad essa collegata. Il motivo? Nella puntata di Report, dedicata agli abusi edilizi e alla mala-amministrazione di Serramazzoni, comune in provincia di Modena, la società viene criticata per alcune presunte irregolarità. A segnalare il caso a Report è stata Francesca Ragusa, proprietaria di una casa nel comune, la quale racconta di aver visto abbattere, proprio dietro la sua abitazione, nella frazione di Casa Fenocchi, un edificio di pregio da parte di Cooprocon per poi fare una ristrutturazione che secondo lei e il suo geometra è irregolare. Il Tar ha dato torto alla signora Ragusa, ma la Guardia Forestale ha poi sequestrato l’area facendo scattare un’indagine. Che, ha sostenuto Report, non sarebbe la prima a carico di società riconducibili allo studio di progettazione. Santachiara nel servizio di Giuliano Marrucci si limita ad illustrare alcuni dati riguardanti le visure catastali e lo studio Cooprocon.
La citazione al giornalista è stata notificata a marzo: il 18 aprile ci sarà la mediazione obbligatoria al tribunale di Modena. “Al di là del merito della vicenda, questa denuncia e’ per me fonte di preoccupazione e mi impone un dispendio di tempo ed energie per difendermi”, ha detto Santachiara ad Ossigeno.
Stefano Santachiara fino al 1 febbraio 2012 ha lavorato per il quotidiano L’Informazione – Il Domani di Modena: è cresciuto professionalmente in quella testata, ci è rimasto cinque anni, prima come praticante e poi da giornalista professionista, occupandosi di cronaca giudiziaria. Poi però il giornale è entrato in crisi, ha cessato le pubblicazioni ed e’stato messo in liquidazione. Per alcuni articoli scritti su quel giornale Santachiara ha altre due grane: una causa penale, con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa, e una civile, con una richiesta di risarcimento danni di 500 mila euro. Per queste querele l’assistenza legale al giornalista viene fornita direttamente dall’editore. Ma il fatto che il giornale sia in liquidazione rende Santachiara meno sereno.
MF per http://www.ossigenoinformazione.it
4 aprile 2012
12 deputati sottoscrivono interrogazione a difesa libertà d'informazione Martedì 27 Marzo 2012 20:29 |
Martedì 27 Marzo 2012 20:29 |
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Per sapere - premesso che: |
· nel novembre 2011 la casa editrice CENTO AUTORI di Villaricca, in provincia di Napoli, ha pubblicato il volume “Il Casalese – Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro”, scritto dai giornalisti professionisti Massimiliano Amato, Arnaldo Capezzuto, Corrado Castiglione, Giuseppe Crimaldi, Antonio Di Costanzo, Luisa Maradei, Giuseppe Papa, Ciro Pellegrino e Vincenzo Senatore, con postfazione dello storico Giovanni Cerchia;
· il lavoro è una ricostruzione giornalistica della storia politica e giudiziaria di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia con delega al CIPE del IV Governo Berlusconi, che varie inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli indicano come referente politico del clan dei Casalesi;
· l’attendibilità dell’inchiesta condotta dai nove giornalisti trova parziale conferma anche in alcune iniziative recentemente adottate dalla Dda di Napoli e Salerno e dal Viminale. In particolare, quelle che hanno portato all’arresto per collusioni con la camorra del sindaco di San Cipriano d’Aversa, Enrico Martinelli, e allo scioglimento dei Comuni di Gragnano e Pagani per infiltrazioni mafiose;
· alcuni capitoli del libro sono stati riservati alle vicende economiche della famiglia Cosentino. In particolare alle aziende “Aversana Petroli”, amministrata da Giovanni Cosentino, a cui la Prefettura di Caserta ha negato il certificato antimafia per ben nove anni consecutivi (dal 1997 al 2006), e la “6C”, amministrata da Palmiro Cosentino, a cui lo stesso organismo ha recentemente applicato l’interdittiva antimafia;
· dopo la mancata autorizzazione all’arresto del deputato Nicola Cosentino, negata per la seconda volta dalla Camera dei Deputati lo scorso 12 gennaio, la casa editrice e alcuni degli autori del libro sono stati oggetto di una vera e propria offensiva giudiziaria, scatenata – sia in sede civile che penale – dai familiari del parlamentare casertano su cui, val la pena ricordare, gravano le accuse di almeno una dozzina di pentiti di camorra;
· lo scorso 21 marzo, gli avvocati Sergio Carlino, Mario de Bellis e Carlo Ciaccia, a nome e per conto di Giovanni Cosentino, in proprio e in qualità di amministratore delle srl “Aversana Petroli” e “IP service” (altra azienda del gruppo Cosentino) notificavano all’editore della CENTO AUTORI un ricorso ex art. 700 CPC, attraverso il quale si chiede il sequestro e la distruzione del volume “Il Casalese”, nonché 1.200.000,00 euro di risarcimento per danni morali, materiali e patrimoniali;
· gli stessi legali si facevano recentemente promotori di singolari quanto irrituali iniziative epistolari verso soggetti terzi, verosimilmente e subdolamente diffidati - con toni lesivi della professionalità degli autori del libro, e in assenza di qualsivoglia provvedimento giudiziario – a organizzare o partecipare a presentazioni del volume;
· un avvertimento di tal genere risulterebbe recapitato all’on. Luisa Bossa del gruppo Pd alla Camera dei Deputati, presso la sede del coordinamento provinciale del Pd di Napoli, avendo la stessa partecipato a una presentazione del volume a Roma;
· analoga iniziativa è stata intrapresa nei confronti della direttrice della “Baccaro Art Gallery” di Pagani, che la mattina del 24 marzo riceveva una e-mail a firma degli avvocati Sergio Carlino e Mario de Bellis, il cui contenuto è qui riportato: «Le scriviamo in nome e per conto di Giovanni Cosentino, per rendervi noto che nei confronti del libro Il Casalese, che apprendiamo verra' presentato presso la sede della Vostra Galleria, e' stata gia' depositata presso il Tribunale di Napoli, sezione proprieta' industriale ed intellettuale, una richiesta ex articolo 700 c.p.c. di sequestro del manoscritto, date le numerose false informazioni gravemente diffamatorie in esso contenute e riguardanti la onorabilita' e professionalita' del nostro assistito, in particolare per quanto concerne false parentele attribuite con alcuni membri della famiglia del boss Schiavone. Tanto vi dovevamo ai soli fini di una corretta e completa informazione non solo di coloro che parteciparanno in qualita' di ospiti alla presentazione ma anche di tutto il pubblico presente in sala»;
· un esposto richiedente l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti degli autori delle singolari quanto irrituali iniziative epistolari (avvocati Sergio Carlino e Mario de Bellis), risulterebbe già inoltrato dal legale rappresentante della casa editrice CENTO AUTORI all’Ordine degli Avvocati di Napoli;
· le iniziative sin qui promosse dai Cosentino hanno – anche per qualità e quantità delle richieste - tutte le caratteristiche di una vera e propria forma di intimidazione contro l’editore, lo stampatore e gli autori del volume “Il Casalese”;
· la criminalizzazione del diritto di cronaca e la negazione dei diritti sanciti dall’art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana rappresentano un pericoloso precedente che finisce con il favorire il diffuso clima di illegalità e malcostume che, malgrado gli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura, continua a imperare in vaste aree delle province di Napoli e Caserta;
· sia l’Ordine dei Giornalisti della Campania, che la FNSI, hanno preso posizione contro iniziative che, sia nella forma che nella sostanza, appaiono configurarsi come un deliberato e preordinato attacco alla libertà d’informazione e alla professione giornalistica:
quali iniziative intenda assumere a tutela del diritto di cronaca e del libero confronto delle idee. Un diritto particolarmente rilevante ed efficace per il consolidamento dei valori della legalità e della democrazia, che in alcune aree della Campania, dove maggiore è la pressione della camorra, appaiono fortemente compromessi da azioni intimidatorie – a volte solo apparentemente legittime - che nei fatti annullano totalmente le autonomie locali e il processo di partecipazione democratica dei cittadini.
Francesco Barbato (Idv)
Giulietti (Gruppo Misto)
Granata (Fli)
Picierno (Pd)
Messina (Idv)
Garavini (Pd)
Napoli Angela (Fli)
Graziano (Pd)
Di Biagio (Fli)
Zazzera (Idv)
Di Stanislao (Idv)
Palagiano (Idv)
Giulietti (Gruppo Misto)
Granata (Fli)
Picierno (Pd)
Messina (Idv)
Garavini (Pd)
Napoli Angela (Fli)
Graziano (Pd)
Di Biagio (Fli)
Zazzera (Idv)
Di Stanislao (Idv)
Palagiano (Idv)
Report: tre inchieste edilizie, stessi attori
La trasmisisone riconduce a sindaco e Cooprocon le vicende di Cà Fenocchi, Casa Giacomone e stadio
Tre inchieste penali: l’abuso edilizio di Casa Fenocchi, con la demolizione di una borgata del 600 e la costruzione di un palazzo. Poi lo sventramento del crinale di Casa Giacomone, con contestuale urbanizzazione che prevede decine di palazzine. Infine l’inchiesta sull’appalto del campo sportivo. Tre inchieste penali, notoriamente in corso da anni (affidate ai pm Graziano, Tibis e Natalini), con un minimo comune denominatore: i lavori sono affidati a società immobiliari riconducibili allo studio Cooprocon, così come il sindaco Luigi Ralenti, che della Cooprocon fu collaboratore-dipendente ed oggi ne è ancora socio, in qualche misura. È questa la durissima tesi che Report, la popolare trasmissione di inchiesta di Rai Tre, ha presentato domenica, attraverso documenti e testimonianze. Inclusa quella - imbarazzatissima - del sindaco Luigi Ralenti. Il quale ancora una volta, a proposito dell’appalto del campo sportivo, ha risposto di avere incontrato Rocco Baglio - considerato il referente delle cosche nel modenese - «per parlare di tutto ma non di edilizia» e che a casa Giacomone sua moglie possiede sì un appezzamento, ma solo perché lo ha «ereditato dai nonni e per una estensione di soli 600 metri quadrati». Ralenti ha anche affermato che da quando ha impegni in amministrazione non ha più rapporti con Coprocon, la società che Report definisce in sostanza molto potente. Ma Report ha dimostrato che nella Coprocon Ralenti risulta ancora indirettamente socio. La trasmissione è stata impostata sul racconto di Francesca Ragusa, conosciuta documentarista che a Cà Fenocchi possiede una antica costruzione. Dalla denuncia di Ragusa al Corpo Forestale è partita la prima inchiesta. «Nella Costituzione - racconta l’indomani da Parigi, dove l’hanno raggiunta decine di messaggi di amici e conoscenti che erano all’oscuro della storia - c’è scritto che la Repubblica tutela il paesaggio. Paesaggio che a Cà Fenocchi veniva devastato, con gravi danni al valore della mia abitazione e il Tar che mi negava un interesse al ricorso. Un’ingiustizia che non potevo accettare». Oggi, si ricorderà, a distanza di un anno e mezzo dall’avvio dell’inchiesta il palazzone di casa Fenocchi è ancora sotto sequestro, mentre proseguono le indagini su casa Giacomone, giunte alla fase decisiva, così come quelle sulla turbativa d’asta sullo stadio, dalle quali erano emersi gli inquietanti legami tra il Comune e la famiglia Baglio che hanno scosso Serra. Un’ultima curiosità: Report ha registrato le dichiarazioni del tecnico del Comune,Tagliazucchi. Il quale, a proposito delle due singolari “varianti essenziali” con le quali si era tentato di regolarizzare la demolizione dell’edificio di Cà Fenocchi negava responsabilità. Ma Ragusa ha testimoniato e documentato il contrario.
13 dicembre 2011
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2011/12/13/news/report-tre-inchieste-edilizie-stessi-attori-1.2853756- L’ASSESSORE CUTINO QUERELA IL BLOGGER CIAMPOLILLO PER LA DENUNCIA SU APPALTI NELLA RACCOLTA RIFIUTI
- PROCED 3716 2011 ARCH SANDRO D’ARPA DENUNCIA CIAMPOLILLO e altri RINASCITA ISOLANA PER DIFFAMAZIONE ARCHIVIATA
- ARCHIVIATO IL REATO DI DIFFAMAZIONE A CARICO DEL BLOGGER CIAMPOLILLO
- PROCED 8565 2010 A CARICO DEL BLOGGER CIAMPOLILLO REATI COMMESSI 13 APRILE 2010 30 DICEMBRE 2010
- PROCED 4841 2010 A CARICO DEL BLOGGER CIAMPOLILLO REATI COMMESSI 2 APRILE 2010 7 DICEMBRE 2010
- Libertà di informazione: Querela contro Pino Ciampolillo e la redazione de IL VESPRO di Carini
- Querelle Ciampolillo Anzà non può essere un fatto privato ma sono questioni che coinvolgono lntero movimento ambientalista in difesa della salute della legalità della libera espressione e del diritto di cronaca
- PROC 3392 2008 1 UDIENZA 1 7 08 GIUDICE GAETANO SCADUTI CHIAMATA IN CAUSA DI TERZI CIAMPOLILLO GENCHI
- PROCED 3392 2008 GIUDICE GAETANO SCADUTI COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA ANZA’ CONTRO CIAMPOLILLO PER PIANO ARIA SICILIA COPIATO E PROPCEDURA SEGUITA NELLA CONCESSIONE AIA ALLA ITALCEMENTI UDIENZA 24 11 2008
- PROC 3392 2008 ANZA’ CONTRO CIAMPOLILLO PER DIFFAMAZIONE SUL PIANO ARIA SICILIA COPIATO E LA PROCEDURA AIA ALLA ITALCEMENTI UDIENZA 24 11 08 GIUDICE GAETANO SCADUTI INTEGRAZIONE DOMANDA PER UDIENZA 27 1 09
- Istanza di Mediazione Richiesta da ANZA' Salvatore contro Ciampolillo
- Atto di citazione di Salvatore Anzà contro Ciampolillo per diffamazione sulle critiche al copia e incolla del Piano Aria Regione Sicilia e le critiche alle procedure Concessione AIA alla Italcementi
- Comparsa di Costituzione e di risposta Ciampolillo Ricorrente Anzà nel proc 9916 28 12 2011 Giudice D.ssa Giulia Malisano
- L’ASSESSORE CUTINO QUERELA IL BLOGGER CIAMPOLILLO PER LA DENUNCIA SU APPALTI NELLA RACCOLTA RIFIUTI
- PROCED 3716 2011 ARCH SANDRO D’ARPA DENUNCIA CIAMPOLILLO e altri RINASCITA ISOLANA PER DIFFAMAZIONE ARCHIVIATA
- ARCHIVIATO IL REATO DI DIFFAMAZIONE A CARICO DEL BLOGGER CIAMPOLILLO
- PROCED 8565 2010 A CARICO DEL BLOGGER CIAMPOLILLO REATI COMMESSI 13 APRILE 2010 30 DICEMBRE 2010
- PROCED 4841 2010 A CARICO DEL BLOGGER CIAMPOLILLO REATI COMMESSI 2 APRILE 2010 7 DICEMBRE 2010
- Libertà di informazione: Querela contro Pino Ciampolillo e la redazione de IL VESPRO di Carini
- Querelle Ciampolillo Anzà non può essere un fatto privato ma sono questioni che coinvolgono lntero movimento ambientalista in difesa della salute della legalità della libera espressione e del diritto di cronaca
- PROC 3392 2008 1 UDIENZA 1 7 08 GIUDICE GAETANO SCADUTI CHIAMATA IN CAUSA DI TERZI CIAMPOLILLO GENCHI
- PROCED 3392 2008 GIUDICE GAETANO SCADUTI COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA ANZA’ CONTRO CIAMPOLILLO PER PIANO ARIA SICILIA COPIATO E PROPCEDURA SEGUITA NELLA CONCESSIONE AIA ALLA ITALCEMENTI UDIENZA 24 11 2008
- PROC 3392 2008 ANZA’ CONTRO CIAMPOLILLO PER DIFFAMAZIONE SUL PIANO ARIA SICILIA COPIATO E LA PROCEDURA AIA ALLA ITALCEMENTI UDIENZA 24 11 08 GIUDICE GAETANO SCADUTI INTEGRAZIONE DOMANDA PER UDIENZA 27 1 09
- Istanza di Mediazione Richiesta da ANZA' Salvatore contro Ciampolillo
- Atto di citazione di Salvatore Anzà contro Ciampolillo per diffamazione sulle critiche al copia e incolla del Piano Aria Regione Sicilia e le critiche alle procedure Concessione AIA alla Italcementi
- Comparsa di Costituzione e di risposta Ciampolillo Ricorrente Anzà nel proc 9916 28 12 2011 Giudice D.ssa Giulia Malisano
domenica 8 aprile 2012
giovedì 5 aprile 2012
mercoledì 4 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
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